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ALFABETIZZAZIONE DIGITALE

L’Italia come se la sta cavando?

 

Alfabetizzazione | Secondo vari studi non molto bene.

Il mondo sta virando verso il digitale ma dalle ricerche dell’UE DESI 2020, l’Italia si posiziona all’ultimo posto in Europa per livello di alfabetizzazione digitale.

I dati non sono incoraggianti: il 25% degli italiani non usa abitualmente internet, solamente il 42% delle persone tra i 16 e i 64 anni possiede competenze digitali di base mentre soltanto l’1% dei laureati è in possesso di una laurea in sistemi informatici e di comunicazione, una percentuale ben al di sotto della media europea.

 

Le cause di questa arretratezza?
Di certo la mancanza di infrastrutture in grado di migliorare la connettività del paese, una percezione culturale distorta nei confronti della novità e della tecnologia, e un livello di analfabetizzazione funzionale tra i più alti in Europa (Secondo l’indagine Piaac-Ocse, nel 2019, In Italia, il 28% della popolazione tra i 16 e i 65 anni è analfabeta funzionale).

 

Questa situazione si ripercuote su varie dimensioni: sociale, economica, politica e perfino sanitaria. In un mondo in cui le tecnologie digitali possono migliorare efficienza ed efficacia dei servizi, resistere al cambiamento significa rimanere indietro e pagarne il prezzo.

 

Tre possibili soluzioni?

  1. Formazione per i dipendenti attraverso incentivi fiscali per le imprese;
  2. Corsi di alfabetizzazione per anziani e tutte le varie categorie a rischio di esclusione sociale;
  3. Integrazione delle discipline digitali all’interno dei percorsi scolastici.

 

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